martedì 1 settembre 2015

CARA SCRITTRICE DI ROSARELLI

Cara scrittrice di rosarelli
di "ti amo, ti odio e finisce che ti amo"
quando ci incontriamo di che parliamo
dell'ultimo libro di Katia Ricciarelli
quello in cui narra la sua vita da cantante
e le canta chiare a ogni suo amante?

Dimmi, di che parliamo?
Dei libri che non hai letto
o degli ebook d'amore
che ti accompagnano sul letto?

Dimmi, di che parliamo,
della tua indifferenza?
Del fatto ch'io ti trovi comunque simpatica
nonostante la tua indifferenza per la grammatica?

Di che parliamo, dimmi? Di che mondo sei?
Io scrivo e tu scrivi ma mi sento da te lontano
come se io fossi in fondo alla cucina e tu sul divano
come se io fossi sul tetto e tu al secondo piano...

Sono io che ho una visione poetica
ottocentesca e ascetica?
O sei tu che pigi sui tasti come una scimmia
circondata dalle scimmie
e godi dell'essere un'influencer scimmiesca
in quest'atmosfera editoriale grottesca?

7 commenti:

  1. Ma infatti, di che si parla con uno che sembra uscito dalla terza elementare,quando si facevano le poesie in rima?!
    Io i libri rosa continuerò a comprarli e a leggerli, mentre mi guarderò bene dall'acquisrare un libro con il suo nome in copertina.
    Ridicolizzare il lavoro altrui non è mai un bel biglietto da visita per un autore!

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  3. Ah, sì, un'altra cosa.
    Potremmo parlare di Autismo, visto che ci lavoro da molti anni e ho seguito dei corsi di formazione sull'argomento.
    Ma io non scrivo di malattie, perché penso siano già in troppi che lo fanno. Ma non per questo critico chi lo fa.
    Io scrivo rosa, leggo rosa e amo il risa. Ma non significa che la mia vita sia solo rosa.
    La superficialità di questo blog è allarmante!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Egregio signore, mi permetta gentilmente di dirle due cose o meglio, di darle ragione... addirittura!
      Il romanzo che lei si è preso la briga di leggere contiene errori grammaticali? Mi trova d'accordo. Ha un editing curato poco? Sono s'accordo. Ma vede, nonostante tutto ciò a me è piaciuto, forse perchè sono una persona che bada più alla sostanza che al contenuto e forse perchè, per me, leggere vuol dire distrazione e non ergermi al ruolo di maestra delle elementari sottolineando ogni cosa. Non è il mio ruolo e non me ne arrogo. Cosa che al contrario lei fa. Esprime un'opinione? Libero di farlo, siamo in democrazia, così come è mio diritto leggere liberamente quello che voglio senza dover per questo esser giudicata. Quello che trovo sbagliato nel suo comportamento è l'offesa grauita. E' triste paragonare una persona a una scimmia e non solo lei, ma anche chi la circonda. Triste e degradante. Ma voglio andare oltre anche a questo e dirle che in realtà non mi sento in alcun modo lesa perchè,pensandoci bene, mi ha paragonato a dei primati che, a differenza sua, dimostrano di avere un comportamento sociale molto più adeguato.
      P.S.: la parola influencer si scrive senza apostrofo. Torni ad occuparsi di autismo che mi sembra un tema molto più adatto e non a noi "povere e scimmiesche" casalinghe di rosarelli che leggono romanzi da lei poco graditi.

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  5. Non mi stancherò mai di ripeterlo: i bei classici dell'Ottocento erano romanzi rosa criticati dagli snob.

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